lo so che passi da qui ogni giorno. lo so che passi da qui un bordello di volte al giorno.
lo vedo, lo leggo dalle statistiche. la configurazione del tuo computer ti tradisce, il tuo IP, gli orari, il sistema operativo, tutto è caratteristico, specifico, distintivo. perchè lo fai? cosa credi di poter trovare qui? aspetti che scriva qualcosa? e cosa? credi di trovare qui qualche risposta? e cosa credi che io possa scrivere qui?
non troverai nulla, assolutamente nulla. non starò certo a scrivere di te. mi hai insegnato che non ne vale la pena.
passi, ripassi, sembra un rituale; ma non scrivi, non ti manifesti, non tu. non sai cosa scrivere, infondo passi per vedere cosa c’è di nuovo, se ti sei persa qualcosa. tanto a te piace starne fuori. sappi di non essere l’unica. dev’esserci un club di represse frustrate da qualche parte, e magari sono nella loro pagina iniziale.
tutta gente che non ha mai avuto iniziativa, tutte puerili lassiste. non pigre, questo no, ma timide, timide fino all’idiozia. gente indecisa che non ha mai preso una decisione, che sta lì, in un limbo, da qualche parte fra qui e me. sì, lo ammetto, sono perplesso, non capisco la ragione di tutto questo. non mi sembra di essermi mai sottratto ad alcuna forma di dialogo. eppure non ci parliamo più. ops, scusa, hai ragione: non ti parlo più. ma stranamente tu perseveri e ritorni qui. perchè? non credo ti manchi, se ti mancassi davvero mi cercheresti, mi chiameresti... invece. invece passi da qui e basta.
puoi restarci quanto vuoi, puoi marcirci, non ti ci ho messo io. e soprattutto sono stufo di prendere l’iniziativa, sono stufo di perdere tempo, sono stufo già da un bel pò.
divertiti.
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