Su un libro di testo sottratto a un nipote liceale trovo questa sconcertante affermazione: “Il punto fermo a volte può essere sostituito dal punto e virgola, che indica una pausa meno netta…L'uso del punto e virgola, comunque, non è indispensabile”.
Non è indispensabile? Protesto. Il punto e virgola è più che indispensabile; è comodo (vedete?), filosoficamente utile e politicamente interessante. Secondo T. W. Adorno è “il simbolo stesso della dialettica”: supera e riprende quel che è antecedente, e lo trasforma in qualcosa di diverso. Mi permetto di aggiungere: il punto e virgola è ammirevole. Una scelta liberale di fronte alla dittatura del punto e all'anarchia delle virgole. I nemici del punto e virgola dicono: bisogna semplificare! Sono i machos dell'interpunzione. Vogliono punti fermi, esclamazioni, domande; il punto e virgola viene considerato un segno sessualmente equivoco. E se anche fosse?
Beppe Severgnini sul Corriere della sera del 18/5/2006
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