Puntualmente spunta qualcuno che ha il cattivo gusto di fraintendere platealmente ogni minimo gesto, insignificante che sia. Ad ogni modo vi è sempre la possibilità di fanculizzare violentemente il soggetto in questione, ma che soddisfazione si può avere dalla defenestrazione di colui o colei che non possiede i requisiti celebrare per poter assimilare le ragioni di una fanculizzazione?
Io accetto il confronto, persino lo scontro, amo l’affronto in ogni sua forma, adoro investire il prossimo con le espressioni più moleste della dialettica umana, ma mi urta la stupidità, l’atto fine a se stesso, la mortificazione dell’intelletto umano. Non mi importa che si sbagli, basta che lo si faccia per un motivo. Posso accettare la cosa sbagliata per il motivo giusto, ma non il contrario.