di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Te ne stai lì, tranquillo e sereno rimuginando sulla totale mancanza d’ispirazione, quando arriva un aiuto inaspettato. E gli amici servono nel momento del bisogno, micacazzi.
Tu stai lì a vomitare e ti tengono la fronte; ti si ferma la macchina alle 4 del mattino, ti vengono a prendere [sicuramente!]; non ti viene una sega da scrivere sul blog, ti danno gli spunti.
Grazie Molli. Ti amo, forte, debole compagna che qualche volta impara e a volte insegna, ma mai mi viene a trovare durante i weekend.
REGOLAMENTO
Il primo partecipante a questo gioco pubblica un nuovo post nel proprio blog titolandolo "7 vizi capitali" ed esponendo di seguito 7 suoi episodi di vita vissuta, aneddoti o pensieri personali con riferimento ai "peccati" sottointesi. I bloggers che risultano invitati a partecipare a tale gioco riporteranno il medesimo regolamento fedelmente oltre che nominare altri 7 bloggers tra i propri preferiti ai quali passare il testimone. E' importante non dimenticare di far visita ai suddetti nominati lasciando loro un commento pubblico nel quale deve obbligatoriamente comparire la frase: "Vieni a leggermi……e a confessare i tuoi peccati".
SUPERBIA
Beh, sì me lo dicono tutti che sono superbo. Ogni occasione è buona, persino quando pecco di immodestia (e facciamo 8, va). Nel senso di orgoglioso, tronfio, presuntuoso, fanatico, pure un poco stronzo e scassacazzi, ovviamente. Magari è vero, però credo ci sia uno status di fondo che bisognerebbe valutare; è facile darmi del superbo, ma bisognerebbe anche considerare il contesto che comporta tale nomea. Come si fa a non comparire presuntuoso di fronte a chi imperterrito persevera in mancanze palesi quanto stupide? Come si fa a non dimostrarsi arrogante di fronte a chi ti sbatte in faccia la propria banalità, la propria ignoranza e pretende persino conto e ragione? Vi sono attenuanti alla presunzione? Forse la mia è solo aggressività, irruenza. Forse è solo... superbia.
Sì lo ammetto. Sono superbo, arrogante e presuntuoso. Lo confesso. Vaffanculo.
AVARIZIA
Ma quando mai, forse l'esatto contrario. Io c'ho le mani bucate. Sono uno sperperone, un inguaribile spendaccione.
LUSSURIA
Oddio lussuria!? Beh, ognittanto capita. Raramente ma capita.
Non così spesso da potermi dare del lussurioso, sporcaccione, maialone maniaco.
Dipende, dipende da tante di quelle cose che… no, no, tutto ma giustogiusto lussurioso no.
IRA
Beh, a dire la verità spesso ho tanta voglia di fracassare il cranio a qualcuno. Sissì, spessissimo mi capita di provare un irrefrenabile desiderio di spaccare mascelle, ma… mi passa.
Cioè non sono un micio violento, fortunatamente mi controllo. Una sfurriatina, 10 minutini e poi finisce tutto lì. Certe volte neppure quello, è semplicemente una questione di contengo. Esistono alcuni atteggiamenti che mi irriterebbe molto ostentare, automaticamente cerco di pormi sempre nel modo migliore. Insomma, sono per il dialogo costruttivo io. Niente sangue.
No, l'ira non se la fa dalle mie parti.
GOLA
Hmm… neppure questo. Mi do un contengo pure lì.
Ovvio, spesso mi concedo qualche abboffata, ma tendo a darmi un limite. Anche perché la bilancia non mente, mai.
INVIDIA
Invidio spudoratamente, sfacciatamente e dichiaratamente io. Hai qualcosa che vorrei? Te lo dico in faccia. Ti invidio da morire. Sissì, mi capita, mi capita spesso, soprattutto con chi ha qualcosa che non merita affatto. Confesso pure questo, sono invidioso.
ACCIDIA
Ovviamente, in quanto esponente della razza felina, non potevo esimermi dall'esibire con vanto la mia pigrizia. Lo ammetto, sono pigro ma non quanto si crederebbe. Sono uno di quelli che si sveglia all'alba… pure prima. Sono uno che pianifica le cose… e le fa pesare a chi non lo fa. Sono uno che quando sbaglia se lo segna… e lo fa pesare a chi sbaglia. Sono uno che si fa la barba tutte le mattine, weekend compresi. No, non credo siano atteggiamenti da pigro, magari sono un po' svogliato, indolente, ma non credo d'essere così pigro da poter essere criticato per aver peccato d'accidia.
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Io altri 7 bloggers a cui passare la rogna non ce li ho, forse ne raccolgo si e no 3 o 4.
Vabbeh, chi vuole partecipare alzi la mano.
Io stuzzico Serena, Sofia, Gaia, Elisina e mentre che ci siamo 'sta tizia che mi tiene fra i link, MeatPuppet...
GINEVRA (Indiana, USA), 5 febbraio - Un allegro addio al celibato, festeggiato al Pretty Kitty strip club, si è trasformato in una tragedia per il promesso sposo. Il trentaduenne Daniel Greene, che si stava godendo le attenzioni di una procacissima stripper, è stato soffocato dall' enorme seno della ragazza. Il locale era stato affittato per una festa privata.
Secondo gli investigatori, Green si stava esibendo in una rovente lap dance, quando improvvisamente si è consumato l'inverosimile dramma: l'uomo, che aveva la faccia completamente sotterrata nella decima misura del seno della signorina Kandy Kane, ne è rimasto soffocato. I testimoni hanno detto che Greene aveva bevuto qualche birra, ma non era ubriaco. Quando la canzone I'm too sexy ha cominciato a suonare, Green si è eccitato e ha cominciato a ballare sul tavolo, "fischiando e urlando come un idiota", hanno dichiarato gli amici. Miss Kane, evidentemente compiaciuta che qualcuno apprezzasse la sua scelta musicale, si è avvicinata a Greene.
Ha cominciato a ballare per lui la lap dance, agitando il seno davanti alla sua faccia. E più lei lo agitava e più Green vi affondava. "Daniel si stava divertendo un sacco", ha dichiarato John Gillman, un invitato alla festa. "Tutti noi desideravamo essere al suo posto, con la faccia schiacciata contro il seno della ragazza". "Chi avrebbe potuto capire che quando ha cominciato a fare grandi cenni con le mani chiedeva aiuto?" Quando gli spettatori, che acclamavano e incoraggiavano Greene, si sono finalmente accorti che l'amico non si muoveva da un po', si sono precipitati e tirarlo fuori dal seno di Miss Kane.
La famiglia di Greene ha citato in giudizio il Pretty Kitty e la stripper per omicidio colposo. "Quel seno è un'arma letale" ha dichiarato il padre di Daniel, "Il locale non avrebbe dovuto permettere a Miss Kane di ingrandire il suo seno fino a quel punto. La mia famiglia e io speriamo che questa causa servirà a mandare un messaggio alle altre stripper: mantenete il vostro seno sempre all'interno di misure ragionevoli". Miss Kandy Kane, attraverso i suoi legali, ha affermato: "Penso che gli piacesse un sacco stare lì".
Il Pretty Kitty non ha rilasciato alcuna dichiarazione.
- Ma che cazzo di orologio ti sei comprato?
- Perché, che ha?
- E’ da gay!
- Al massimo è da donna…
- No, no, è proprio gay, GHEI!
- Vabbeh, lo volevo minimal, col quadrante essenziale e non troppo voluminoso… ognuno.
Nella millenaria tradizione dell’hâbit fait le moine, spesso si cade nell’ovvio. Raramente si riesce ad andare oltre. Ciò che comunemente sfugge ai più, è che nell’opinabilità d’ogni esternazione, oltre il giudizio bisognerebbe carpire la motivazione. L’essenziale è invisibile agli occhi… del superficiale. Tanto è vero che con pochi e chiari esempi (carpibili da chiunque abbia un minimo, ma proprio un minimo di intelletto) sono certo di poter simulare un percorso logico atto all’assimilazione del concetto di apparenze/motivazioni.
- C’ha l’orologio da femmina.
E’ricchione o ha un gusto sopra le righe.
- C’ha un macchinone nero da 87.000 che non finisce mai.
Ha un pisello molto, ma molto grosso o ce l’ha molto, molto piccolo.
- Si tira da paura ed è pure acida?
Aspetta il pollo all’altezza o spera che la valutino meglio di quello che è.
Nella genericità dei casi, io eviterei di dare giudizi. In ogni occasione è sempre sintomo di buon gusto evitare commenti facili; in ogni caso è sempre bene farsi un'opinione.
Oggi doppia festa!
Buon San Valentino a tutte le donne innamorate di me e...
dulcis in fundo, Buon Complenno Tutù!
Oggi parliamo di baci.
I baci Perugina non sono più quelli di una volta.
Apparte che secondo me la cioccolata prima era più buona, cmq: oggi si parla delle frasi nei baci Perugina.
Negli ultimi tempi c’è stata un calo di tono nei messaggini. Una volta l’oggetto era sempre e solo l’amore, l’amore inteso come immagine romantica e affettuosa, l’amore nella sua visione letteraria più classica. Insomma, nei baci ci si trovavano i soliti aforismi del cazzo da 200lire.
Oggi non è più così. Si pescano motti ironici, sarcastici, fuori tema e pure un pochetto acidi; ed infatti, per confutare quanto appena espresso, vado a riportare alcuni esempi suggeritomi dalla mia affascinante assistente d’eccezione, Neverendinglove.
· Lei: "Tu non mi capisci". Lui: "Cosa intendi dire?".
· Il matrimonio non esiste in paradiso, altrimenti finirebbe la pace.
· Non giudicare la tua donna, più la giudichi, meno la ami.
Cosa sarà mai successo all’interno dell’"ufficio bigliettini" della Perugina?
Il capoufficio è stato piantato dalla moglie? Hanno assunto un ingegnere? Hanno assunto un saggista a ore?
Il personale addetto è a rischio cassaintegrazione? Il tipo che suggerisce i testi ha le corna e lo sa? Li scrive il ragazzo di qualche mia ex?
Al momento non ho abbastanza dati per dimostrare nessuna delle sopraccitate ipotesi, quindi in attesa di qualche suggerimento illuminante, non posso che continuare la mia ricerca... passami un altro cioccolatino. Grazie.
- Mi sono fatta l’amante!
- Che ti sei fatta?
- L’amante.
- Spè, ma in che senso.
- Frequento uno sposato che mi piace.
- Guarda che tu sei single, casomai è lui che s’è fatto l’amante!
L'altro giono una mi fa "Sono come una foglia al vento che sta per staccarsi e perdersi in balia del vendo della perdizione...". Le ho risposto qualcosa del tipo "Oggi ti vedo allegra e rilassata."; e lei "sto male"; "prenditi un buscopan che ti passa" le ho risposto. "Non é buscofen?" ha replicato. Le ho detto che il fatto di conoscere il nome sarebbe stato risolutivo.
Io non prendo buscoquellolí, e non mi sento granché bene.
Anyone can be heroic from time to time, but a gentleman is someting you have to be all the time.
Sarà, ma non è che c’hai fatto una gran bella figura.
Nel tuo ingenuo disinteresse risulti tanto infantile, superficiale e distratta.
Sai cos’è? Mi ha colpito la totale mancanza di stile, per quello ci sono rimasto male, è vero.
La cosa mi ha offeso, ma per il resto -ti giuro- non mi importa nulla, e di questo ne sono entusiasta.
Libri rilegati in pelle umana: il discorso etico riaffiora
Probabilmente ne esistono molti di più di quanto si supponga. Stiamo parlando di libri, ma con una caratteristica decisamente non comune: la loro rilegatura è infatti realizzata con pelle umana. La polemica è scoppiata negli ultimi giorni in seguito alla denuncia effettuata dall’agenzia Associated Press riguardo al ritrovamento nella Brown University di Providence, nello stato di Rhode Island, di un volume d’anatomia scritto nel 1568 dal chirurgo belga Andreas Vesalius, rigorosamente in pelle d’uomo. Sempre la stessa biblioteca ospita ben due copie della novella morale medievale The Dance of Death, la cui veste esterna è anch’essa realizzata in “verissima pelle”. In particolare in quest’ultimo testo è presente la nota di un rilegatore londinese che nel 1893 informa il suo committente di non avere a disposizione sufficiente “materia prima” per la rilegatura e suggerisce di ricorrere a una giuntura in pelle d’animale.
Sempre secondo l’Associated Press altre prestigiose biblioteche americane conservano esemplari di così “rara e pregevole fattura”: quella di Harvard possiede un manuale per avvocati spagnoli del 1605 acquistato da un antiquario anni prima per poche manciate di dollari. A Philadelphia, il College of Physiacians vanta tra le sue collezioni le opere del dottor John Stockton, passato alla storia della città come colui che diagnosticò il primo caso di trichinosi sul luogo. Per onorare un suo paziente, oramai deceduto, il gentil dottore rilegò con la sua pelle i tre volumi dedicati alle proprie scoperte. Tra i “manufatti umani” della Public Library di Cleveland spicca invece un corano interamente rilegato con la pelle del suo proprietario, un leader tribale arabo. Ovviamente la portata della notizia ha determinato numerose polemiche riguardo l’eticità. La barbara usanza non era poi così insolita tra il XVI e il XIX secolo sostengono alcuni storici. Durante questo periodo infatti le principali biblioteche erano nelle mani di facoltosi collezionisti che potevano permettersi questo tipo di eccentricità. La pratica era diffusa non solo tra ricchi bibliofili, ma anche tra i medici: i primi venivano in possesso dei cadaveri di persone povere o condannati a morte, i secondi potevano acquistarli direttamente dalle loro scuole di medicina.
Secondo alcuni, come Laura Hartman della National Library of Medicine del Maryland, “in molti casi i medici volevano onorare i loro pazienti con questa prassi”, dunque i libri di medicina costituivano un omaggio ai cadaveri utilizzati nelle scuole. Altri come Paul Wolpe, docente di bioetica all’Università della Pennsylvania, cercano di storicizzare la questione affermando che “la storia dà una certa distanza da questi artefatti. Questi non sono libri rilegati da nazisti. Se così fosse il giudizio sarebbe ben differente”. Comunque sia, questi libri sono accessibili solo agli accademici, il pubblico ne è escluso e varrebbe quantomeno la pena chiedersi le motivazioni.
tratto da www.sapere.it -
a firma di Ylenia Grattoni
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